Alluvione, D'Alessandro: "L'Abruzzo trattato diversamente"

L’AQUILA – Cesare D’Alessandro, vicecapogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, muove critiche alla gestione del post alluvione. “Le cronache italiane – dichiara in una nota – negli ultimi mesi hanno registrato due disastrose alluvioni a causa delle forti piogge: una nel Veneto, l’altra in Abruzzo e nelle vicine Marche. Catastrofi naturali con l’aggravante dell’incuria umana, ma che ricevono dal Governo un trattamento completamente diverso”. Se infatti in Veneto, prosegue D’Alessandro, “sono stati sufficienti soltanto sei giorni perché il presidente Zaia fosse nominato Commissario per il superamento dell’emergenza, peraltro ottenendo dal Governo ‘amico’ la bella somma di 300 milioni, probabilmente da incrementare, per far fronte ai danni subiti”, in Abruzzo, dopo circa sei mesi, ancora non si è dato seguito alla “designazione in pectore fatta da Chiodi subito dopo gli eventi alluvionali”, designazione che individuava nel presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, il commissario. “Siamo ancora in attesa dell’ordinanza – prosegue D’Alessandro – indispensabile per attivare tutte le misure necessarie al superamento dell’emergenza, compreso il ristoro dei danni subiti dagli alluvionati (cittadini e imprese in primo luogo) e gli interventi di ripristino e prevenzione idraulica necessari”. A fronte di quella che considera una situazione anomale e caratterizzata da ritardi, D’Alessandro conclude che “da parte del Governo nazionale, dell’Assessorato regionale e dell’Amministrazione provinciale (tutti targati PdL) è sceso il silenzio assoluto su una questione di vitale importanza per la provincia di Teramo e l’intero Abruzzo”.